Pomodoro da Industria Bacino Centro Sud Italia: insediato il Comitato Etico.

Esprimo grande soddisfazione per l’insediamento del Comitato Etico, per il quale hanno dato la propria disponibilità figure di alto profilo, e in particolare Marida Dentamaro, Docente di Diritto Pubblico all’Università di Bari, il giornalista di Avvenire Antonio Mira, l’ex Ministro e attualmente Presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile Edoardo Ronchi, lo studioso e politico Isaia Sales, e la referente del percorso su Etica e sostenibilità dell’OI, in passato responsabile della partecipazione delle organizzazioni della società civile a Expo Milano 2015, Fosca Nomis.

L’insediamento è avvenuto durante la riunione, in videoconferenza, del Comitato di Coordinamento dell’Organismo Interprofessionale (OI) del Pomodoro da industria del Bacino Centro Sud Italia che abbiamo tenuto Martedì 1° dicembre alla presenza della Ministra Teresa Bellanova.

Sono convinto che la sostenibilità etica, ambientale ed economica rappresenta da sempre una priorità per l’industria di trasformazione del pomodoro, ed è per questo che ho sostenuto il percorso che ha portato alla definizione prima del Codice Etico e poi del Comitato Etico incaricato di far applicare i principi del Codice a tutta la filiera. ù

Un impegno importante, enorme, per un’organizzazione di filiera che vede coinvolte 48 industrie di trasformazione e 18 organizzazioni di produttori ortofrutticoli, con 2,1 miliardi di fatturato e una presenza in 12 Regioni.

Un ringraziamento alla Ministra Bellanova, la quale, cogliendo l’importanza del momento ha affermato: “Il Codice, che affronta la sostenibilità economica, sociale ed ambientale, è la strada giusta; ora vediamo che diventa un programma di lavoro concreto, oltre ad un’importante dichiarazione di intenti, che mi ha visto impegnata con il mio sostegno. Solo se ci sono questi tre aspetti c’è una vera e piena sostenibilità. Origine, tracciabilità, rispetto dei diritti dei lavoratori, contrasto alle aste al doppio ribasso, valorizzazione delle buone pratiche di coltivazione e di lavoro: sono tutti punti del documento che si intrecciano con quanto il Governo sta mettendo in campo per il settore. Siamo impegnati nella lotta ai caporali, così come nel contrasto alle pratiche sleali di mercato. Lavoreremo insieme all’Organizzazione interprofessionale per far conoscere e valorizzare il vostro lavoro. E per questo è necessaria una campagna di comunicazione istituzionale a livello nazionale e internazionale. Insieme ne individueremo obiettivi e messaggi”

Emilio Ferrara

Direttore dell’Organizzazione Produttori Terra Orti

NEW FOOD CULTURE – Verso una nuova cultura alimentare: un approccio multistakeholder

Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020. Misura 16 – Sottomisura 16.9 – Tipologia di intervento 16.9.1 “Agricoltura sociale, educazione alimentare, ambientale in aziende agricole, cooperazione con soggetti pubblici/privati”

Terra Orti, insieme a diversi partner ha attivato il progetto New Food Culture, nato dall’obiettivo di favorire la diffusione della consapevolezza che il “sistema Cibo” ha un ruolo da protagonista nelle strategie per un benessere sostenibile.

È partita la campagna social per la sensibilizzazione ai temi dell’agricoltura sociale con al centro il sito internet informativo www.newfoodculture.it.

Il primo tema lanciato per l’attivazione delle dinamiche di sensibilizzazione oggetto della progettualità è  L’Agricoltura Sociale: un’opportunità di diversificazione per le imprese

Gli altri temi del percorso sono:

  • Verso una New Food Culture
  • Principi e Azioni concrete per una New Food Culture
  • Progettazione multistakeholder e agricoltura sociale
  • Possibili forme di finanziamento dell’Agricoltura Sociale

Segui la pagina facebook di Terra Orti e la pagina facebook dedicata a New Food Culture per seguire il percorso informativo!